n° della rivista dove è pubblicata la recensione del libro 

edizioni

Rita Messori - Emilio Mattioli
La parola itinerrante
(Mucchi editore, 2001, pp.160, €20.66)

 

Presentazione 
di E. Mattioli

  Il concetto di itinerranza, come è noto, è stato introdotto da Paul Ricoeur per la prima volta nel saggio su Architettura e narratività  pubblicato nel catalogo della XIX Triennale di Milano (Milano, Electa, 1996). Itinerranza, secondo le parole della Messori, sta a significare che «il rapporto spaziale che l’uomo intrattiene col mondo è di orientamento e disorientamento, di individuazione e perdita di un sentiero, di progettazione di un iter e messa in discussione  di tale progetto» (p. 50). A questo concetto si lega l’impegnativo  sforzo di Rita Messori di mettere in rilievo l’importanza della spazialità nell’estetica contemporanea e, nello stesso tempo, l’importanza dell’estetica, proprio sulla base della spazialità, per tre pensatori contemporanei che, sicuramente, non mettono in primo  piano e a volte criticano l’estetica stessa. I tre pensatori sono Paul Ricoeur, Ernesto Grassi e Henri Meschonnic.
Se lo sforzo della Messori è riuscito, come io ritengo, risulta immediatamente evidente che l’estetica contemporanea trova motivazioni  forti per il suo ripensamento, e che non può essere ignorata dalla filosofia che sembra oggi qualche volta considerarla un capitolo  chiuso o da riscrivere completamente, stravolgendone la tradizione . Non si tratta, ovviamente, di mettere d’accordo pensatori diversi per arrivare a una impossibile unità, ma di mettere in rilievo aspetti del loro pensiero, spesso ignorati o sottovalutati. Risulterà chiaro che l’estetica qui messa in gioco è intesa nella sua accezione più vasta e originaria, baumgarteniana, in sostanza, di filosofia dell’arte e dottrina della conoscenza sensibile.
Cercherò di sottolineare i momenti focali del discorso, analizzando  i risultati raggiunti in riferimento ai singoli pensatori.

 

Indice

Presentazione   di Emilio Mattioli               5

Dall'identità narrativa all'itinerranza.
Ricoeur e la questione della spazialità       13

Paul Ricoeur e i paradossi dell'estetica      51

Differire e trasferire. 
Linguaggio metaforico e spazialità
in Ernesto Grassi                                    69

Ernesto Grassi e l'estetica dell'ingenium    91

Ernesto Grassi 
e la questione dell'umanesimo.
L'importanza del De interpretatione recta
di Leonardo Bruni                                   115

Traduzione e spazialità.
Henri Meschonnic lettore di Benjamin      139


 

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