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Adolf
von Hildebrand
Il problema della Forma nell'arte figurativa
A cura di Andrea Pinotti e Fabrizio Scrivano
Palermo, Aesthetica Edizioni 2001, 147 pp., L. 30.000
La forma è stata una delle grandi
ossessioni del XX secolo e questo saggio, pubblicato nel 1893 dallo
scultore Adolf von Hildebrand (1847-1921), può essere considerato una
delle più importanti teorizzazioni della riflessione contemporanea su
di essa. Non solo perché I/problema della Forma ebbe una diffusione
capillare e una influenza decisiva nel mondo delle arti, proprio in un
momento cruciale e rivoluzionario, ma anche perché focalizzò due
aspetti decisivi per la comunicazione artistica del Novecento: il
carattere performativo delle arti e la capacità dei linguaggi artistici
di rendere espliciti i propri processi di produzione.
La grande rilevanza della teoria dell'arte qui elaborata sta nel fatto
che il fare artistico viene inquadrato in una teoria generale
dell'esperienza per la quale le percezioni non sono dati ma prodotti. La
forma, quale fine dell'attività artistica, diventa allora uno strumento
di raffigurazione delle naturali capacità di rappresentazione e in
particolare della rappresentazione spaziale. Forma, spazio e apparenza,
così, costituiscono il fulcro di una serrata riflessione
sull'esperienza artistica.
Un altro importante motivo per cui Il problema della Forma possiede un
carattere di singolarità è il fatto che esso nasce sul terreno di una
specifica arte: la scultura. Un punto di vista discreto che, come è
successo raramente nella storia dell'estetica, ha permesso di aprire e
percorrere vie inusuali per la comprensione dei fenomeni visuali e le
loro potenzialità descrittive, narrative o concettuali. Come tale è in
continuità con altri importanti testi della cultura estetica moderna,
quali la Lettera sulla Scultura (1769) di F. Hemsterhuis e la Plastica
(1778) di J. G. Herder, entrambi pubblicati, per la prima volta in
lingua italiana, in questa stessa collana.
Questa nuova traduzione, curata con rara competenza da Andrea Pinotti e
Fabrizio Scrivano, è accompagnata da un'appendice di testi
hildebrandiani, tradotti per la prima volta in italiano, e da un
commento critico ed esegetico che mette in luce le profonde relazioni
del Problema della Forma con l'epistemologia, la filosofia e la storia
dell'arte sue contemporanee, e che individua i modi della sua capacità
di penetrazione nella cultura estetica, artistica e storico-artistica
del Novecento.
INDICE
Presentazione, di Andrea Pinotti e
Fabrizio Scrivano
Premessa alla terza edizione
Introduzione
I - Rappresentazione visiva e rappresentazione motoria
II - Forma ed effetto
III - La rappresentazione spaziale e la sua espressione nell'apparenza
IV - Rappresentazione di superficie e di profondità
V- Apprensione a rilievo
VI - La forma come espressione funzionale
VII- Scultura in pietra
Addenda
1. Come lavora la natura e come lavora l'arte
2. La concezione kantiana dello spazio
3. Forma 101 4. Rappresentazioni tattilo-visive
5. Sulla rappresentazione (Dialogo)
6. La differenza tra Il problema della Forma e la filosofia cli Fiedler
7. Carteggio Hildebrand-Wölfflin
8. Adolf Hildebrand ad Alois Riehl
Note
Appendice biobibliografica |